Dopo la significativa espansione della rete di nodi LoRa nel Lazio, si apre ora una nuova sfida per la comunità: realizzare il primo collegamento interregionale stabile del Centro Italia. L’obiettivo è ambizioso ma teoricamente realizzabile: connettere la costa tirrenica con quella adriatica, da Ostia a Pescara, attraverso una serie di nodi strategicamente posizionati sulle alture dell’Appennino centrale.
L’obiettivo di questo studio è quindi duplice: da un lato, individuare i punti montani ottimali dove installare nodi ad alta quota; dall’altro, verificare teoricamente la fattibilità del collegamento continuo mare-mare, considerando l’orografia, le distanze effettive, e le prestazioni radio reali in condizioni outdoor e laddove non vi fosse line-of-sight.
Abbandoniamo le chiacchere e procediamo immediatamente con il descrivere il progetto. La progettazione impone i seguenti vincoli: Tratte in linea d’aria più lunghe possibili, minor numero di nodi possibili per realizzare una comunicazione affidabile Ostia (Lido di Roma) – Pescara, Minor escursione verticale possibile (minor perdita di quota in metri tra un ripetitore e l’altro). Si fa notare che questi vincoli non sono tra loro indipendenti.
Per la prima tratta, un buon candidato per il nostro punto di partenza è il Monte Scalambra (ripetitore posizionato da Luca, “OL-x“).
Avremmo potuto scegliere anche il nuovo ripetitore SubyRPT2 di Colle Taleo (di ManuCE) (nelle vicinanze di Subiaco), il quale vede perfettamente il ripetitore Alcor di Monte Guadagnolo ma purtroppo si trova in una posizione svantaggiata verso l’Abbruzzo poiché sovrastato verso nord dall’altopiano del Monte Livata.
Da li, si procede verso i Monti Simbruini: Monte Cotento sarebbe un ottimo candidato.
Si potrebbe, già solamente da questo punto, provare a contattare direttamente il ripetitore Majella (installato da …). Il segnale deve teoricamente sorvolare la Piana del Fùcino e scavalcare le Montagne del Morrone (1972 mslm), queste ultime sono l’ultimo ostacolo prima del nostro ripetitore finale (1600 mslm).
Se, a causa delle Montagne del Morrone, il ripetitore Majella risulta nascosto, un altro ripetitore sarà necessario: uno scorcio possibilmente sopraelevato oltre la quota delle Montagne del Morrone viene dato dal Gruppo del Sirente (ca 2000 mslm). Altrimenti, soluzione che non diverge assolutamente dalla linea di contatto teorica è quella del posizionamento di un ulteriore ripetitore sulle Montagne del Morrone.
Come ultimo atto, è necessario verificare che il ripetitore Majella riesca a raggiungere con un buon SNR la città di Pescara, data la distanza e l’inquinamento elettromagnetico presente in essa.
Lascio, in fondo a questo articolo, una mappa di Google Earth riassuntiva del percorso e il relativo file KML.
Altri punti non citati in questo articolo sono stati aggiunti a questa mappa (seguire la numerazione iniziale del punto per capire l’ordine).
Commenti in fondo a questa pagina sono graditi.
– GT
https://earth.google.com/earth/d/1gQxwj8hjNgGbpUvdpiyZCOsGBHSGTyer?usp=sharing
Permesso che sto iniziando in queste settimane a “sporcarmi le mani” con Meshtastic e che non sono esperto di RF, mi sono trovato a fare qualche test a Pescara circa un mese fa. Avevo un Heltec V3 e l’antenna a L di Cdebyte (la stessa consigliata da LoraItalia), e ho ricevuto il nodo Majella solo una volta, debolissimo. Mi trovavo però in un punto pessimo: zona ospedale / via Rigopiano, circondato da alberi e palazzi e dall’ospedale stesso. Peraltro è stata la prima volta che ho ricevuto, direttamente tra l’altro, il nodo Sentina che si trova al confine tra Abruzzo e Marche.
Da parte mia sto cercando di stabilire un link affidabile con la Majella da Chieti, ma sono in posizione (ahimè) molto svantaggiata. Sono in attesa di antenne più performanti e forse nei prossimi mesi potrei fare test più affidabili da altri punti di Pescara, ma al momento non posso promettere niente. Credo comunque che per questo progetto un ulteriore nodo a Chieti potrebbe avere senso, se non altro dividerebbe a metà il percorso dell’ultimo tratto, anche se l’altitudine non aiuta.
Una domanda: ma con tutti questi passaggi, tra Roma a Pescara (tenendo anche conto di eventuali nodi “locali”) passerebbero solo i messaggi che partono con 6-7 maxhop, no?
Ciao Daniele. Si, certamente il numero minimo di Hop è 5-6. Di meglio non penso che si possa fare a causa degli appennini e quindi del fatto che i nodi devono salire e scendere 🙂
Però meglio di niente, d’altro canto, l’architettura Meshtastic è fatta per questo…
Per quanto riguarda i tuoi test, vedrai che con antenne più performanti e a guadagni maggiori riuscirai a ottenere risultati, un nodo a Chieti è SICURAMENTE utile.
Un abbraccio.